Ho sempre odiato i pedalò
Un pessimo modo di essere rimorchiata
STORIE DI SINGLE
8/29/20241 min read


Allora, devo raccontarvi questa perché è troppo assurda per tenerla per me. Praticamente, qualche giorno fa sono andata in spiaggia da sola per godermi un po' di relax. Sapete, quella giornata perfetta, con il sole, il mare cristallino e un libro che non avrei mai letto perché mi sarei addormentata prima? Esatto, proprio quella.
Comunque, ero lì che cercavo di capire come si fa a prendere il sole senza sembrare un’aragosta quando, a un certo punto, arriva un tipo. Avrà avuto sui 50 anni, abbronzatissimo, con quei tipici occhiali da sole che ti fanno subito pensare "ok, questo si crede di essere in Baywatch". Comincia a chiacchierare, normale, insomma, nulla di strano. Ma poi inizia a fare discorsi del tipo "Ah, mia moglie è in hotel a far dormire il bambino" – e già qui mi sono chiesta se avessi capito bene – "e io pensavo di fare un giro sul pedalò... sai, lontani da sguardi indiscreti."
Ah sì? Lontani da sguardi indiscreti, eh? Certo, perché tutti sappiamo che il pedalò è il massimo della discrezione, soprattutto quando navighi a velocità mozzafiato tipo due nodi all’ora.
Io ho cercato di mantenere la calma e di non ridere in faccia a questo "James Bond della Riviera", ma dentro di me c'era una versione miniaturizzata di me stessa che stava rotolando a terra dal ridere. Seriamente, chi ci prova in questo modo? E poi, la moglie a far dormire il bambino mentre lui cerca di portarmi sul pedalò? Ma dai!
Ho cortesemente declinato l’invito con un sorriso, dicendo che avevo un impegno molto importante con la mia crema solare e che il pedalò poteva attendere. E così, lui è tornato al suo ombrellone, probabilmente per elaborare una nuova strategia di rimorchio per il futuro.
Ora, ogni volta che vedo un pedalò in lontananza, non posso fare a meno di sorridere. Chi lo sa? Magari è lui, sempre lì, che aspetta la sua prossima vittima, convinto che il pedalò sia il mezzo più romantico mai inventato