Il Giorno in cui ho Scoperto che i 40enni sono una Categoria a Parte
Fatale fu la palestra
STORIE DI SINGLE
8/21/20242 min read
Ciao a tutti! Mi chiamo Anna, ho 25 anni, single e decisamente pronta a vivere le mie avventure da giovane donna indipendente. O almeno, questo è quello che credevo fino a qualche giorno fa, quando la vita ha deciso di farmi entrare in una commedia romantica degna di Netflix... ma senza il finale felice.
Tutto è iniziato, come le migliori disavventure, in palestra. Stavo sudando come se non ci fosse un domani (perché dico "come"? Sudavo davvero troppo!) quando lo vedo. Lui, 40 anni, fisico scolpito, sguardo da "ho capito la vita" e un sorriso che ti fa dimenticare che sei lì per soffrire sul tapis roulant. Insomma, sembrava che la palestra avesse finalmente un senso, no?
Inizia a chiacchierare con me. Piccoli complimenti, battutine, il classico: "Sei sempre qui a quest'ora?" – che significa ovviamente: "Ciao, voglio fare colpo ma sono troppo grande per Tinder, quindi provo a sembrare casuale".
Beh, tra una ripetizione e l'altra, scopriamo di avere cose in comune. È single, mi dice. Io, giovane e ingenua come sono, non ci penso due volte: scambio di numeri e qualche messaggio di testo la sera stessa. Tutto sembrava perfetto. Forse mi ero imbattuta in un quarantenne figo, senza drama, senza bagaglio emotivo... e, cosa più importante, senza moglie. Che sogno, no?
Fast forward a una settimana dopo. Mi alleno come al solito e noto che lui si comporta stranamente nervoso. E io penso: "Wow, sarà emozionato di vedermi, che carino!" Ma poi mi avvicina e sussurra con quella voce che pensavo fosse irresistibile:
"Anna... devo dirti una cosa."
Io: "Oh, che succede?"
Lui: "Beh... domani si iscrive mia moglie."
...PARDON? Scusa, cosa? Mia moglie? Ho forse capito male? Non poteva essere. Chiedo subito chiarimenti, magari era un lapsus freudiano o un modo strano di chiamare la sua migliore amica.
Ma no, amici miei, avete letto bene. Questo simpaticone, che fino a ieri era single, improvvisamente si ricordava di essere sposato. Ma non preoccupatevi, perché qui viene la parte migliore:
Secondo lui, era single fino a ieri perché la moglie non era ancora iscritta in palestra.
...Aspetta un attimo. Cioè, fammi capire: secondo questa logica, finché la moglie non calca le stesse mattonelle di gomma puzzolenti, lui è magicamente libero? Tipo superpotere da marito scomparso? Fantastico!
E sapete cosa ha fatto dopo questa epifania matrimoniale? Ha comunque cercato di convincermi a passare una "notte speciale" con lui. E la sua argomentazione geniale è stata:
"Sai, tecnicamente, non ci sarebbe nulla di sbagliato... lo vedrei come una piccola avventura prima che la mia vita torni noiosa."
Ah, certo. Perché chi non vorrebbe essere l'ultimo divertimento di un marito annoiato prima che sua moglie arrivi a dargli la sveglia? Io, ovviamente, ho sorriso, gli ho detto che rifletterò su questa "offerta irripetibile" e ho velocemente cambiato numero. Non sia mai che mi ritrovi iscritta a qualche "associazione di amanti disperate."
Insomma, la morale di questa storia è: non fidatevi mai di un quarantenne palestrato che sembra troppo figo per essere vero. Perché probabilmente non lo è. Anzi, magari la prossima volta, prima di flirtare, mi assicurerò di avere un modulo da far firmare dove dichiara ufficialmente lo stato civile. E, spoiler: "single" non si scrive con l'anello al dito.
E ora scusate, ma ho una nuova missione: evitare quarantenni (e le loro mogli) in palestra. Sì, grazie.